• Storie in XR e metaverso: Rosanna Galvani

    Le storie in XR e metaverso riprendono con un’esperta d’arte e di mondi immersivi. Ho conosciuto Rosanna Galvani in AltspaceVR circa tre anni fa grazie a Pyramid Cafè e al founder, Francesco Spadafina. Rosanna è la founder e owner del Museo del Metaverso che ospita, come leggiamo nel sito: ‘mostre d’arte, spettacoli, concerti, conferenze, convegni, corsi di formazione, avvalendosi di tutte le partnership che si è in grado di instaurare‘. Ho voluto narrare la sua passione per l’arte e per i mondi immersivi. Seguitemi!

    Chi è Rosanna Galvani

    Rosanna Galvani vive a Porto San Giorgio nelle Marche, ha una formazione umanistica, è in possesso della Maturità Classica e ha continuato gli studi presso la facoltà di Lettere Moderne dell’Università degli Studi di Macerata nelle Marche.

    Ha lavorato nella Pubblica Amministrazione, dal 1988 al 2010, vincendo un concorso pubblico per titoli ed esami. Ha iniziato come Revisore nell’Azienda di Stato per i Servizi telefonici ad Ancona, mentre dal 1993 ha lavorato come funzionaria del Servizio Cultura del Comune di Porto San Giorgio, occupandosi di tutto quanto attiene alla gestione dei servizi culturali per i cittadini.

    Nel tempo libero ha coltivato altri interessi, fra cui il più importante attiene all’arte contemporanea, con esperienze progettuali e organizzative nei mondi virtuali e nei luoghi fisici.

    Intervista

    Quando hai iniziato a frequentare Second Life? Ricordi un episodio in particolare che ti ha avvicinato a quel mondo?

    Ho effettuato il primo login in Second Life il 22 maggio del 2007, circa 16 anni fa, ma all’inizio rimasi un po’ delusa, non conoscendo nessuno all’interno, mi parve un luogo noioso, così uscii subito e ci tornai dopo un mese; allora fui più fortunata, perché incontrai degli italiani con cui strinsi amicizia, anzi uno di loro è diventato uno dei miei amici più cari. Avevo letto di Second Life nel web entrai per pura curiosità. Un episodio significativo che mi svelò la natura di questo mondo virtuale fu la conferenza di Mario Gerosa ad unAcademy, l’organizzazione fondata da Giuseppe Granieri, che in quel periodo in Second Life realizzava incontri molto interessanti con personaggi della cultura e del mondo accademico.

    Mario Gerosa in quella conferenza mi offrì una visione completa e diversa di Second Life, un ambiente dove l’arte era di casa, dove gli artisti italiani e stranieri avevano trovato un fertile terreno di sperimentazione e dove stavano nascendo artisti dal basso, nativi di quel mondo virtuale. Acquistai il suo libro “Second Life” ed iniziai ad approfondire le tematiche che mi stavano più a cuore: l’arte e la cultura.

    Rosanna Galvani
    Evento organizzato in Second Life

    Quale nickname hai scelto e perché? È rimasto immutato negli anni e nelle altre piattaforme?

    Il nickname Roxelo me lo porto dietro dal web, precisamente dal blog ed è la crasi di rox + elo, rox sta per Rosanna ed elo sta per eloise, il mio primo nick name su Mirc. Ho scelto il cognome Babenco sul sito di Second Life, fra molti cognomi disponibili. In tutte le piattaforme ho sempre usato e continuo ad usare questo nick, mentre da due anni circa in Craft World utilizzo il mio nome reale.

    Il Museo del Metaverso è nato in Second Life nel lontano 2007 per poi passare nel 2010 in Craft in Opensim. Perché hai pensato di creare un progetto collaborativo dedicato all’arte e alla cultura? Quali sono state le motivazioni del trasloco?

    Nei primi mesi in cui frequentavo Second Life avevo capito che vi si potevano organizzare degli incontri, delle conferenze, delle letture e forse, per deformazione professionale in quanto funzionaria del servizio cultura del Comune della mia cittadina, iniziai a pensare alla costituzione di un progetto culturale, infatti avevo creato un gruppo che si chiamava Libera-Mente, allo scopo di fare proseliti per eventuali inziative.

    Tuttavia il primo reading di poesia organizzato mi procurò una cocente delusione, perchè alla serata non si presentò neppure un avatar. Questa sconfitta fu molto utile per capire come funzionavano gli eventi in SL; avrei dovuto creare una comunità coesa intorno ad un progetto condiviso, se avessi voluto che i miei eventi riscuotessero successo.

    A quel punto, mi presi una pausa di riflessione, durante la quale partecipai alla conferenza di Mario Gerosa sopra citata, che mi diede una chiave di lettura del tutto nuova del mondo virtuale in questione. Iniziai a perlustrare Second Life in lungo e in largo, per conoscere le esperienze artistiche, architettoniche e culturali in atto, ero accompagnata in questi tour da uno studente che stava preparando la sua tesi di laurea sull’arte di SL, si chiamava Redmond Litton ed era ferratissimo sulle esperienze artistiche presenti in World.

    Alla fine di questo percorso di studio e approfondimento, dopo un brainstorming con le persone che mi erano vicine, in cui scegliemmo il nome Museo del Metaverso, il 5 Dicembre del 2007 inaugurai il progetto e la prima struttura del Museo.

    MDM

    MdM nasce per la valorizzazione del patrimonio artistico creato nel  mondo virtuale e si afferma nel momento in cui SL è all’apice del successo.

    I tre anni seguenti rappresentano un periodo di crescita continua del Museo e di grandi successi, con l’attivazione di nuove collaborazioni, fra cui 2LifeCast di Stex Auer alias Stefano Lazzari e Tommaso Correale Santacroce alias  Core Tatham,  Pyramid Caffè di Francesco Spadafina alias Magicflute Oh e Cybernetic Art Research Project (C.A.R.P.) di Velazquez Bonetto alias Laszlo Ordogh, di nazionalità ungherese; a quel periodo risale la creazione insieme a Paolo Valente, architetto in Roma, di un’associazione culturale dal nome Uqbarmediaartculture, con la quale presentavamo al mondo fisico il Museo del Metaverso e i progetti che ne derivavano.

    Craft World

    L’ultimo progetto internazionale realizzato in Second Life e in concomitanza in Craft World, dove MdM si erà già definitivamente trasferito, fu Art&Poetry attuato nel periodo dal 21 Settembre 2011 al 26 Febbraio 2012. Ogni settimana 6 artisti, di diverse nazionalità, dovevano realizzare la loro opera, ispirandosi ad una poesia della poetessa napoletana Carmen Auletta, poesie in lingua napoletana e opere vennero esposte ogni settimana in una sim diversa, ospitate dai vari owner di Second Life. Fu un progetto molto ardito, aver fatto dialogare due generi così diversi, ma entrambi venuti dal basso, come la poesia in lingua napoletana e l’arte dei mondi virtuali, che tuttavia riscosse un successo entusiasmante.

    Il trasferimento in Craft era già avvenuto e fu determinato in primis dai costi della regione che in Second Life ammontavano a circa 350 Euro mensili, ma anche dalla constatazione che il periodo d’oro di Second Life era ormai alle spalle e che Opensim, specificatamente Craft World, si stava confermando l’ambiente ideale per proseguire il progetto.

    Anni 2022 e 2023

    Dall’anno scorso ho di nuovo uno spazio in Second Life nella regione Solaris, che ancora non riesco ad utilizzare visti gli impegni sempre frenetici in Craft e in Spatial. Da quest’anno MdM ha una postazione anche sulla piattaforma Spatial.

    Nel 2023 hai aperto una sede di MdM anche in Spatial. Quali caratteristiche di questa piattaforma prediligi? Che cosa offre di diverso rispetto a Craft World?

    Spatial mi piace molto, ritengo che sia una piattaforma idonea per l’organizzazione di mostre, incontri  e conferenze, perchè è un ambiente virtuale con un traffico internazionale alto; i suoi utenti sono molto interessati all’arte e a molteplici altri argomenti e ho potuto constatare che in occasione delle nostre iniziative partecipano molti avatar/persone, con le quali in alcuni casi si è instaurato un dialogo interessante e proficuo.

    Craft World per me rappresenta casa, è un mondo virtuale da abitare, dove continare a tessere le relazioni importanti che si sono costruite negli anni, quindi ho deciso che le opening saranno prima realizzate in Craft e dopo qualche giorno su Spatial.

    Rosanna Galvani in Craft
    Evento ‘Metaverso, arte digitale, mostre virtuali’ con Matteo Malatini e Stex Auer organizzato in Craft World

    La piattaforma Spatial non è ancora stabile, perchè, quando i numeri degli avatar presenti ad un evento aumentano, si verificano vari disservizi, come il crash o una visualizzazione parziale dell’ambiente e degli avatar. Confido nella risoluzione di questi disservizi che possono essere giustificati dal fatto che la piattaforma è in forte espansione.

    Quali tipi di mostre ed artisti ospiti nei tuoi spazi?

    Ospito mostre di sculture 3D,  installazioni  e fotografie, tutte realizzate in World da artisti che operano nei mondi virtuali e ultimamente promuovo mostre di immagini generate con programmi che utilizzano l’intelligenza artificiale di amici che stanno sperimentando questa nuova tecnologia; inoltre dal 2015 il museo ospita e conserva anche mostre di immagini digitali, fotografie e fotomontaggi di artisti che operano esclusivamente nel mondo fisico.

    In questo momento stiamo lavorando – più precisamente ci sta lavorando Velazquez Bonetto alias Laszlo Ordogh che con il suo progetto C.A.R.P. (Cybernetic Art Research Project) è partner di MdM – alla nuova sede del Museo del Metaverso che dal momento in cui fu fondato si volle qualificare per l’originalità e la bellezza della struttura e per la molteplicità dei contenuti proposti nella sua programmazione. Ringrazio Laszlo Ordogh che con grande abnegazione sta dedicando le sue competenze e il suo tempo all’ideazione, progettazione e costruzione della nuova struttura museale.

    Mostra Museo del Metaverso
    Mostra ‘Stylistic Contami-Nations’ di Sergej Zarf alias Mario Fontanella in Spatial

    Il termine “museo” potrebbe essere fuorviante, in quanto non si deve pensare ad un museo convenzionale, ma ad un soggetto in continua evoluzione, sia per quanto riguarda l’edificio 3D, sia per quanto attiene alle attività che vi si svolgono.

    E’ ormai tradizione consolidata che ogni sette o otto anni il Museo si rinnovi, dotandosi di una nuova struttura, di un nuovo sito e cercando di individuare nuovi artisti da ospitare nel gruppo di artisti storici di MdM.

    Questo avviene per l’esigenza del Museo di dotarsi di ulteriori e funzionali spazi e di aggiornarne il concetto che trova sempre nuovi stimoli nella contemporaneità.

    L’idea principale alla base del nuovo MdM, oltre alla flessibilità e funzionalità degli spazi, è l’integrazione nelle aree espositive di giardini a tema, quindi la natura che entra delicatamente dentro il Museo, per diventare opera insieme a tutte le altre.

    Alla realizzazione dei giardini sta lavorando la creativa Fiona Saiman alias Lucia Baldini, che ringrazio sentitamente per la sua dedizione al progetto e per la sua amicizia affettuosa.

    Il Museo del Metaverso, nella sua complessità di opere, avatar e natura, si configurerà esso stesso  come opera d’arte.

    Museo del metaverso in Spatial
    Inaugurazione della mostra “I FOTOMONTAGGI” di Cristian Ribichini in Spatial

    A tuo parere quali vantaggi possono offrire agli artisti i mondi immersivi e in particolare gli NFT?

    Se mi avessi posto questa domanda in periodo pandemico ti avrei risposto che le gallerie e i musei virtuali rappresentano un’opportunità per gli artisti di mostrare i loro lavori ad un pubblico più ampio e internazionale,  a volte molto preparato, ma credo di poterti dare la medesima risposta anche oggi.

    Sempre più spesso ospito opere di artisti che non hanno mai messo piede in un mondo virtuale, infatti la mostra di Giacomo Maroni, intitolata  “Umanità”, che ho inaugurato il 5 Aprile in Craft e successivamente il 7 Aprile in Spatial, è una mostra fotografica di un artista che non frequenta il Virtual World. Pertanto io non faccio più differenza fra mostre in ambiente fisico e mostre in ambiente virtuale, le fruisco entrambe con grande piacere ed interesse e così credo che avvenga per chi viene a visitare le mostre organizzate dal Museo del Metaverso.

    mostra Umanità
    Inaugurazione del 5 aprile della mostra “Umanità” di Giacomo Maroni in Craft World

    Mi sto lentamente e cautamente avvicinando al mondo degli NFT e prima o poi farò qualche esperimento, visto che Spatial offre questa possibilità, ma sinceramente non credo che sia facile entrare in quel mercato senza sponsor o grandi gruppi a sostegno. Servirebbe un’idea geniale, un’opera geniale che sfondi in quel mercato, come la collezione  Bored Ape Yacht Club, valutata oltre 1 miliardo di dollari.

    Nelle scorse settimane è arrivato l’annuncio dell’arrivo di Second Life su mobile. Potrà rilanciare quella splendida piattaforma e farla conoscere ai più giovani?

    Ho letto questa notizia, ma non ho ancora avuto occasione di provare il nuovo viewer che è a disposizione anche per Opensim quindi per Craft. Credo che i mondi old style tipo Craft e Second Life non siano alla fine del loro percorso e che abbiano ancora ragione di essere per la loro dimensione di mondi adatti alla residenza e alla creazione di relazioni,  indispensabili per creare comunità.

  • Trend del metaverso e suggestioni – 2023

    Quali saranno i trend del metaverso nel 2023? Ho analizzato alcuni report che sono stati pubblicati recentemente e ho evidenziato dei tratti comuni che possono darci un’idea del prossimo futuro. Seguendo da vicino l’evoluzione sia per interesse professionale sia per la mia attività di consulenza ho cercato di comprendere i prossimi step che sarà necessario prevedere.

    Partiamo da alcune ricerche consultate e vediamo insieme gli elementi che mi hanno maggiormente interessato. Let’s go!

    Applicazioni aziendali nel Metaverso

    PwC prevede che nel prossimo anno le applicazioni aziendali avranno un ruolo sempre più importante (PwC 2023 Metaverse Predictions). Nell’indagine sul metaverso statunitense del 2022 di PwC, i responsabili aziendali hanno dichiarato di voler esplorare:

    – 42% onboarding e formazione

    – 36% interazione con i colleghi di lavoro e creazione di contenuti virtuali per i clienti.

    L’82% dei dirigenti ha affermato di aspettarsi che il metaverso diventi parte delle loro attività aziendali entro tre anni.

    Ci saranno prodotti e servizi più specifici del metaverso: avatar nei contact center, educazione finanziaria, telemedicina e nuove esperienze commerciali completamente immersive.

    Sarà fondamentale la sicurezza, in quanto costruire ambienti e portare clienti in sedi immersive comporterà rischi che in parte già conosciamo, ma anche nuove minacce. Che cosa suggerisce PwC? Creare una tassonomia dei rischi specifica per la propria organizzazione e le sue iniziative e soprattutto formare i dirigenti ed il personale interno. Conoscere per tutelare sé stessi e l’azienda.

    Entrepreneur nella sua ricerca mette l’accento sull’istruzione e sulla formazione nel metaverso. La dimensione del mercato dell’istruzione online dovrebbe raggiungere i 198,9 miliardi di dollari entro il 2030, secondo Straits Research. Gli imprenditori possono focalizzare la loro attenzione su nuove piattaforme di studio virtuale, oltre a corsi che trattano argomenti come meta-marketing, design di avatar e diritto virtuale. Questo aprirà molte opportunità di carriera per le giovani generazioni che usano il metaverso.

    Metfluencing nel Metaverso

    Le analisi consultate concordano nel considerare il metaverso come un touch point privilegiato per il marketing e la pubblicità di prodotti e servizi, soprattutto grazie all’interattività, che consente agli utenti di interagire tra loro in tempo reale.

    Entrepreneur parla di “metfluencing”, ossia di gamer e personaggi noti che sfruttano la propria popolarità nel metaverso per influenzare altri utenti, guadagnando milioni di visualizzazioni e ricorda il gamer americano di Roblox, Albert Spencer Aretz. Gli imprenditori potranno cogliere le opportunità offerte dal metaverso, ad esempio, per creare piattaforme di formazione online, promuovere prodotti tramite metfluencing e molto altro.

    Web3 diventerà mainstream

    Secondo la società di consulenza Web3, Vayner3, ‘Web3 is going increasingly mainstream in 2023. […] Web3 is the next evolution of the internet, consumer behavior, and culture powered by blockchain technology. Our definition of Web3 includes new technologies – cryptocurrencies, NFTs, DeFi, and the “metaverse” – but it also includes an important cultural and behavioral layer.

    Nel documento ‘What to watch in WEB3. 8 Trends for Enterprises in 2023’ sottolinea che negli ultimi 2 anni abbiamo assistito ad una rinascita nelle arti digitali, moda, sport, music e tanti altri settori e possiamo attenderci una crescita esponenziale della tecnologia e cultura Web3 con una separazione sempre meno netta tra virtuale e reale.

    I 5 trend secondo Bernard Marr

    Se lavorate nel digitale conoscete sicuramente Bernard Marr, futurista e influencer nei settori business e tecnologia. Marr ha affidato le sue previsioni alla rivista Forbes e a LinkedIn e ha sottolineato che il 2023 sarà probabilmente l’anno determinante per definire la direzione che prenderà il metaverso, tenendo anche conto degli investimenti delle Big Tech e delle previsioni di McKinsey & Co secondo cui le imprese e i consumatori spenderanno 5 trilioni di dollari entro il 2030. Per approfondimenti vi condivido il video di YouTube.

    Trend del metaverso

    Avatar più realistici

    Secondo l’analisi ‘Expected Metaverse Trends to Look Out for in 2023‘ di The Metaverse Insider potremo disporre di avatar molto più sofisticati nel 2023. Con una migliore resa dei personaggi e più opzioni di personalizzazione, potremmo aspettarci di vedere esseri umani realistici che camminano per il Metaverso nel 2023. Ci si auspica anche di non essere più vincolati a un’unica piattaforma, come sta già attuando Ready Player Me che permette di creare un avatar utilizzabile ad esempio su Spatial, VRChat, HyberWorld, Mozilla Hubs, The Nemesis, Somnium Space, ecc.

    Communities

    Le communities stanno assumendo un ruolo sempre più importante, soprattutto se guardiamo alle piattaforme come Decentraland e The Sandbox basate sul WEB3 dove gli utenti hanno un ruolo di primo piano. Nella ricerca di Accenture ‘Life Trends 2023’ leggiamo:

    Belonging to a community is a feeling people value, and technology is now enabling a new way to nurture
    communities where people can connect and build something meaningful. It doesn’t replace in-person connection—it’s simply another route
    .’

    Non si parla più di follower, ma di partecipanti alle community che aiutano a modellare prodotti e servizi e vengono premiati con offerte esclusive, anteprime e con la partecipazione ad eventi riservati. Come evidenziato dalla ricerca ‘Digital (R)evolution Awards di Nexatlas le communities sono basilari per lo sviluppo del metaverso e nel 2022 sono aumentate del +938% rispetto all’anno precedente.

    trend del metaverso
    Community & metaverse

    Ad esempio Reddit ha lanciato un marketplace basato su NFT in cui le persone possono acquistare immagini del profilo blockchain a una tariffa fissa ed avere avatar digitali da collezione utilizzabili sul sito e su app mobile.

    Stanno cambiando anche i programmi fedeltà. Ad esempio Starbucks sta sperimentando un tokenized loyalty program chiamato Odyssey che introduce il Web3 in un mercato di massa in modo quasi impercettibile, concentrandosi sulla comunicazione e sulle ricompense piuttosto che sulla tecnologia.

    Che cosa mi aspetto nel 2023?

    E ora veniamo alle mie impressioni sulle tendenze del 2023. Dobbiamo sicuramente considerare il metaverso come un nuovo touch point che comporta:

    – nuove modalità di interazione con gli utenti e i potenziali clienti

    – nuove modalità di raccolta di dati sulle abitudini e preferenze di acquisto.

    Tutte le aziende possono avere interesse ad entrare nei mondi immersivi per proporre servizi o prodotti, creare esperienze di gaming, ma prima è necessario definire una precisa strategia di marketing. Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine, quali i pubblici e gli stakeholders da coinvolgere? 

    Gli esperti concordano nell’affermare che il metaverso è ancora in costruzione e parlano di soluzioni concrete e interoperabili nei prossimi 5 anni. È altresì vero che molte aziende stanno già sperimentando e utilizzando i mondi immersivi per lanciare nuovi prodotti o capsule di moda e far completare il processo d’acquisto nel mondo reale. Pensiamo, ad esempio, al brand Moncler che presentava un giubbino in Fortnite che si poteva acquistare negli store fisici.

    Devo confessare di avere molte aspettative sulle partnership che Meta ha stretto con Microsoft e Accenture, annunciate in occasione dell’ultimo FB Connect e destinate a potenziare il mondo del lavoro.

    Nel 2023, a mio parere, aumenteranno le sperimentazioni da parte dei grandi brand che stanno utilizzando in contemporanea più piattaforme, ma entreranno nei mondi immersivi anche aziende medie interessate ad accrescere la propria brand awareness ed a creare nuove communities a cui proporre prodotti e servizi. Proprio le communities saranno fondamentali per lo sviluppo del metaverso, non tanto dal punto di vista economico (acquisto di NFT o skin per gli avatar) quanto per il coinvolgimento e la fidelizzazione. In Italia stanno crescendo numericamente in modo significativo, anche se c’è ancora molta diffidenza. Se consideriamo le principali communities italiane (Meta Quest, Meta Oculus Community Italy® | Italia, Pyramid Cafè, Meta Comitiva VR) parliamo di ca. 7700 persone molto attive. C’è ancora molta strada da fare.

    Secondo la survey sul rapporto degli italiani con il Metaverso realizzata da Ipsos e l’Osservatorio Metaverso di Vincenzo Cosenza, l’81% degli italiani ha sentito parlare di metaverso, ma ha una conoscenza incompleta e superficiale. Sono stati definiti 3 cluster di “metapersonas“, diversi per conoscenza, utilizzo e attitudine: gli “Entusiasti Conoscitori”, i “Neofiti Ottimisti” e gli “Scettici Intimoriti”. 

    trend del metaverso e metapersonas

    Il 2023 sarà l’anno decisivo per diffondere e far conoscere i mondi immersivi con vere esperienze da fruire tramite visori e da desktop, senza dimenticare le tecnologie abilitanti (realtà virtuale e aumentata) che sono già ampiamente sperimentate e che possono essere utilizzate dalle aziende con ottimi risultati.

  • Storie in XR e metaverso: Anna De Simone

    Riprendono le storie in XR e metaverso ed oggi si occupano di realtà virtuale e mondi immersivi. Incontriamo Anna De Simone, che è esperta di Business Development Italy & Europe Region, Hotel and Hospitality industry. Ho conosciuto Anna grazie a LinkedIn, in quanto al termine della live dedicata ad empowerment femminile e metaverso che avevo tenuto in occasione di BookCity, mi ha contattata in chat, segnalandomi il suo bel progetto dedicato al turismo e all’Hotellerie. Ho quindi voluto approfondire con un’intervista a lei dedicata. Seguitemi per conoscerla meglio.

    Dal tuo profilo LinkedIn emerge che ti occupi da sempre di turismo. Com’è nata questa passione?

    Fin da quando ero piccola, andando in vacanza con i miei genitori ero affascinata dal mondo dell’hotellerie, ero curiosa di capire tutte le dinamiche che erano presenti in hotel. 

    Quali cambiamenti hai notato dopo la pandemia nel settore alberghiero? Pensi che la tecnologia XR e il metaverso possano rappresentare una svolta anche per strutture medio-piccole?

    La pandemia ha messo a dura prova tutto il comparto hospitality. La tecnologia e l’innovazione sono state d’aiuto per hotel di grandi e piccole dimensioni; è impensabile oggi di poter gestire una struttura senza tool tecnologici che aiutano proprio a velocizzare determinati iter operativi, così da poter lasciare il giusto tempo alle persone di poter accogliere con quel calore che solo l’uomo può dedicare ai propri ospiti.

    METAVERSO

    Quando ti sei avvicinata al metaverso e quali mondi ti hanno maggiormente colpita?

    Occupandomi da anni d’innovazione e distribuzione, ho iniziato ad avvicinarmi a questo nuovo mondo circa un anno e mezzo fa, immaginandolo come nuovo metodo distributivo, una nuova realtà immersiva dove tutti possono incontrarsi ancor prima di vivere poi fisicamente l’hotel in particolare.

    Con la pandemia abbiamo assistito ad una rapida riorganizzazione di alcuni processi che venivano effettuati ancora in presenza, abbiamo capito che tante riunioni si possono organizzare on line, sulla scia di questo ho pensato che anche un hotel , un luogo potrebbe esser visto anche non in presenza, in una nuova realtà come quella offerta dal VRO. 

    All’ultimo BTO a Firenze hai presentato un progetto dedicato al Metaverso sviluppato con Italian Hotel Group. Perché hai pensato di portare gli hotel del gruppo in un mondo proprietario e non utilizzare piattaforme esistenti come Decentraland o The Sandbox?

    Abbiamo pensato d’indirizzarci ad una società solida come Olimaint, società di informatica specializzata nello sviluppo di soluzioni per piccole, medie e grandi aziende commerciali e industriali, che è stata la prima al mondo nello sviluppo di molteplici applicazioni in VRO (sanità, commercio, protezione, turismo, cultura).

    EXPERIENCES NEI MONDI IMMERSIVI

    Come sappiamo bene le experiences sono diventate parte integrante del viaggio che non si esaurisce con il soggiorno in hotel. Quali esperienze avete pensato di far fruire ai vostri pubblici e ai vostri clienti nel metaverso?

    Un’anteprima dei servizi che troveranno nelle strutture od anche consulenze di esperti che li sappiano guidare. I nostri buyer e clienti potranno vivere in anteprima esperienze uniche, le scansioni che stiamo effettuando infatti riguardano anche il territorio. Per esempio potranno visionare e vivere in maniera immersiva le piste da sci, effettuare visite a parchi etc.. 

    Quando sarà fruibile il mondo e con quali dispositivi? Visore o semplicemente da desktop? Quali vantaggi può portare un mondo immersivo al settore alberghiero?

    Al momento ci sono molteplici dispositivi come il caschetto vro che saranno sempre più accessibili anche in termini di prezzo. Immagino che a breve si potrà accedere direttamente da desktop per quanto riguarda la nostra realtà in Italian Hotel Group. Creeremo una sezione ad hoc sul nostro sito, traghettandolo quindi dal web 2 al web 3. Cliccando il cliente potrà vivere a pieno questa nuova esperienza che assolutamente potrà portare molti vantaggi al settore alberghiero. Immaginiamo una contrattazione tra operatori b2b on line, e  un nostro receptionist che accompagni l’utente alla scoperta dell’hotel e dell’ambiente circostante, potrà quindi acquistare qualcosa che ha già pre-vissuto. 

    Come donna consiglieresti alle albergatrici di sperimentare il metaverso e quali mondi in particolare?

    Tutto ciò che è innovazione andrebbe testato e provato, perchè solo grazie a ciò possiamo essere competitivi, senza innovazione non c’è, a mio avviso, crescita e si rimane in stallo. Noi utilizziamo al momento: Spatial, Metahero, StarAtlas.