Mi sono appassionata alle piattaforme di social VR da tempo e ho iniziato a studiarle e frequentarle, partecipando a eventi e a momenti di formazione. Volevo immergermi in questa realtà parallela per capire se potesse rispondere alle mie esigenze. Il lockdown improvviso ha fermato tutto intorno a noi, quasi cristallizzato l’attimo. Distanziamento fisico e mascherine non ci hanno permesso più di condividere gli spazi, gli abbracci, di vivere insieme le emozioni se non nello stretto nucleo familiare e sui balconi con quelle esternazioni di dolore e di voglia di vita. Nello stesso tempo internet ci ha unito e permesso di colmare questo vuoto.
Proprio durante la pandemia ho avuto tempo di vagare nei mondi virtuali, di approfondire e frequentare un gruppo appena costituito su Facebook e in Altspace dove ho conosciuto docenti, fan di Second Life, ‘esploratori’ di altre dimensioni.
Li definisco ‘esploratori’ nella più classica accezione degli archetipi Junghiani così cari a noi storyteller. Chi erano gli esploratori? Facciamo un passo indietro, ricordando il significato di archetipi. Leggiamo in Wikipedia:
‘La parola archetipo deriva dal greco antico ὰρχέτυπος col significato di «immagine», composto da arché + typos, ed è stata utilizzata per la prima volta da Filone di Alessandria e, successivamente, da Dionigi di Alicarnasso e Luciano di Samosata.’
Gli archetipi sono presenti in ogni cultura, prendendo voce nei miti, nelle favole, nelle leggende che racchiudono in sé i principali temi dell’uomo dall’origine dei tempi.
Con la curiosità e la passione dell’esploratrice ho iniziato a sperimentare con il mio Oculus Quest e ho selezionato alcune piattaforme che ho testato. Il mio approccio alla tecnologia è diretto e basato sulla sperimentazione. Non mi accontento di leggere o apprendere le funzionalità dei device o delle piattaforme, devo ‘sporcarmi le mani’ e con tenacia provare e riprovare per capire.
Vediamo insieme che cosa sono le piattaforme di Social VR e perché possono essere utili a noi formatori per aule virtuali, per incontri con clienti ed eventi decisamente innovativi.
Piattaforme di Social VR
Ricordate sicuramente Second Life, un mondo virtuale elettronico digitale lanciato il 23 giugno 2003 dalla società americana Linden Lab a seguito di un’idea del fondatore, Philip Rosedale. Ha avuto un grande successo tanto che era stata coniata una moneta virtuale. Grandi aziende organizzavano eventi e società di formazione avevano iniziato a tenere corsi in quella realtà digitale. Non è stato abbandonato e può contare ancora su diversi appassionati che continuano a ritrovarsi e vivere insieme esperienze. Tuttavia negli anni sono nati altri mondi digitali più personalizzati ed evoluti.
Leggiamo su Wikipedia:
‘A virtual world is a computer-simulated environment which may be populated by many users who can create a personal avatar, and simultaneously and independently explore the virtual world, participate in its activities and communicate with others. These avatars can be textual, two or graphical representations, or live video avatars with auditory and touch sensations. ‘
Le piattaforme di Social VR permettono di condividere un luogo virtuale con altre persone, seguire corsi come quelli in lingua inglese con l’attivissimo Educators in VR ed alcune consentono di creare anche ambienti privati e molto personalizzati dove poter invitare i propri contatti o clienti e organizzare eventi.
Quali sono i plus? Vediamoli brevemente:
- presenza
- interazione
- coinvolgimento
- attenzione.
In poche parole immersività, perché in un luogo virtuale sei totalmente coinvolto e con l’uso di visori ti puoi muovere agilmente come in vera e propria presenza. Si interagisce, si può scrivere su una lavagna o mostrare le slide durante i convegni, si partecipa ad eventi, si condividono le stesse emozioni. Non c’è l’affaticamento o il desiderio di evadere che spesso si verifica durante le classiche riunioni in Zoom o GotoMeeting, perché si è in co-presenza.
Il livello di attenzione è superiore alla norma e si possono co-creare esperienze con i partecipanti in campo educativo e di formazione. Indossando un visore come Oculus Quest dopo un po’ di ore si è affaticati, ma mai annoiati.
Esperienze in VR
Come ho anticipato ho sperimentato diverse piattaforme, ma ho frequentato soprattutto Altaspace VR. Per trasmettervi le mie impressioni partirò dalle esperienze dirette, avendo partecipato a diversi eventi internazionali e italiani. Di seguito vi segnalo quelli che mi hanno interessato maggiormente in ambito italiano.
A marzo ho preso parte ad uno dei primi incontri del gruppo Italiani su Altspace (il mio avatar è il primo a sinistra con il giubbino arancione). Un momento didattico informativo sulla piattaforma condotto dal founder Simone Bennati (aka Bennaker).
Ad aprile si è tenuto un incontro con Pyramid Cafè e Edu3D su ‘VR Low Cost‘ organizzato da Francesco Spadafina (aka Magicflute).
A maggio ho partecipato ad un evento più ‘mondano’, la Virtual Gallery organizzata da Fabrizio di Lelio (aka Fb DL su Facebook e samo976 nei mondi virtuali). Ecco il link al video pubblicato su YouTube. Potete vederlo anche in calce all’articolo.
Un’esperienza davvero interessante sia dal punto di vista immersivo sia tecnico, perché Samo976 è davvero bravissimo nella realizzazione di ambienti in Altspace. Abbiamo sperimentato anche una visita virtuale ricca di esperienze e in più ambienti dalla sala allestita con mostra fotografica all’esposizione esterna con poesie all’evento live.
Durante il mese di giugno Francesco Spadafina ha organizzato due momenti molto coinvolgenti:
- l’incontro con la docente Cristiana Pivetta su ‘I mondi virtuali e l’apprendimento‘ (vedi video su YouTube in calce);
- Vernissage con Carmen Auletta dal titolo ‘Le poesie dipinte‘
Due eventi molto diversi, in quanto nel primo abbiamo potuto ascoltare le esperienze dirette di Cristiana Pivetti che da molti anni ha fatto con gli studenti esperienze in ambienti virtuali, provando varie piattaforme e creando una didattica all’avanguardia.
Nel secondo evento siamo stati accolti nel mondo di Sharing TV con il direttore Domenico Di Conza per la performance canora di Ivana D’Alessandro per poi passare con il teleport nella Gallery ad ascoltare le poesie in napoletano declamate personalmente da Carmen Auletta durante la visita alle sue opere.
Lezioni universitarie e convegni
In questi ultimi mesi abbiamo assistito ad esperimenti interessanti di alcune università che, causa del lockdown, hanno dovuto rivedere l’offerta formativa ed erogare i corsi, testando anche le piattaforme di social VR.
Ad aprile l’Università degli Studi di Napoli ‘Parthenope’ ha organizzato la prima lezione universitaria in Altspace VR, tenuta dal professor Gianluca Arnesano.
Lo scorso maggio il VR@Polito ha organizzato un incontro in cui docenti e studenti si sono potuti muovere come avatar all’interno del modello 3D in Bim del caso di studio che dovevano approfondire, condividendo in gruppo lo spazio virtuale.
Tra gli eventi internazionali e nazionali vi segnalo alcuni che si sono svolti in questi giorni o a cui parteciperò.
Dal 21 al 25 giugno è stata organizzata la iLRN2020 Open Virtual Conference sulla piattaforma VirBELA sul tema ‘Vision 20/20: Hindsight, Insight, and Foresight in XR and Immersive Learning‘
Il 29 maggio AltaspaceVR ha ospitato il 1° Tech Talk “virtuale” di Hewlett-Packard con Spike Huang di HP e Alex Kipman di Microsoft.
Il 7 luglio prossimo parteciperò all’evento di SingularityU Milan dal titolo ‘Lavoro e tecnologie immersive’, accedendo alla meeting room sulla piattaforma VirBELA.
Piattaforme sperimentate
Anche se utilizzo normalmente il visore mi sono concentrata su alcune piattaforme WebXR che possono essere utilizzate anche su brower e possibilmente gratuite. Per coinvolgere un pubblico più ampio è infatti necessario non prevedere solo l’uso del visore che in Italia non è ancora così diffuso. Ho quindi studiato e preparato dei tutorial per i neofiti e per avvicinare i pubblici meno digitalizzati, esplorando le varie versioni.
Mozilla Hubs
Un’applicazione open source rilasciata nel 2018. Si può fuire di un ambiente già disponibile oppure completamente creato ad hoc e personalizzato con l’editor 3D Spoke. Piattaforma gratuita e di facile fruizione. Si possono proiettare le slide direttamente dal desktop.
Link: https://hubs.mozilla.com/#/
AltspaceVR
Piattaforma di Microsoft viene fondata nel 2013 e lanciata nel 2015. Può essere fruita con visori standalone tra cui Oculus Go e Oculus Quest, ma è accessibile da brower scaricandola da Microsoft Store oppure da Steam. Nel caso in cui si disponga di iOS è necessario installare Parallels e così accedere a Windows. Si tratta di una piattaforma gratuita molto frequentata dove potete trovare dalle chiese virtuali ai corsi di yoga, di minfulness, di lingue come russo, cinese e inglese agli spettacoli con artisti internazionali.
Link: https://altvr.com/
Engage VR
Rilasciata nel 2016 è una ‘education and training platform’ di Immersive VR Education. Gratuita per prova è fruibile dalle aziende su preventivo.
Link: https://engagevr.io/
Spatial
Fu fondata dal CEO e Co-Founder, Anand Agarawala e Jinha Lee, Chief Product Officer (CPO) che si erano conosciuti a una TED conference nel 2013. Rilasciata nel 2016 è gratuita per tempo limitato, le aziende devono contattare la compagnia per ricevere un preventivo.
Link: https://spatial.io/
VrBELA
Fondata nel 2012 propone un open campus e spazi virtuali che possono essere affittati. Garantisce un’elevata personalizzare dell’avatar. Dispone di suono spaziale e un’ambientazione molto realistica. La piattaforma è gratuita nell’open campus, mentre le aziende devono richiedere un listino prezzi per gestire una propria aula o area.
Link: https://www.virbela.com/
La scelta è molto vasta ed è quindi necessario testare le varie soluzioni, tenendo presente i seguenti elementi:
- prezzi
- livello di personalizzazione degli avatar
- possibilità di personalizzare o creare gli spazi
- possibilità di condividere il desktop o mostrare le slide durante gli eventi/corsi
- facilità d’accesso da parte degli utenti
- l’audio che se spaziale può consentire di lavorare in più gruppi anche all’interno dello stesso ambiente.
- accessori e feature disponibili sia per personalizzare o creare gli ambienti sia per interagire con i partecipanti
Sono convinta che, anche con la riapertura degli eventi in presenza, le piattaforme di Social VR possano essere una soluzione innovativa che cattura l’attenzione dei pubblici che gradiscono provare un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Se desiderate avere una visione completa delle piattaforme disponibili sul mercato vi consiglio di leggere il testo ‘Remote collaboration the future of work virtual conferences‘ scritto da Charlie Fink con Mark Billinghurst e Joel Kotkin. Il manuale è stato presentato in anteprima durante l’ultimo convegno The VR/AR Global Summit Online che si è tenuto in streaming dal 1 al 3 giugno scorso.
Come dice Charlie Fink nel suo libro:
The thing everyone wants is not a technology, it’s engagement.
Ecco i video dei due eventi citati.