Festeggiare i 50 anni è un momento importante e Mulino Bianco ha organizzato iniziative davvero interessanti in ottica narrativa per festeggiare il compleanno. Quando parliamo di storytelling che diventa ‘storyliving’ dobbiamo pensare ai pubblici e al loro coinvolgimento negli anni. Alcuni brand sono stati e sono particolarmente efficaci e possono essere d’esempio e d’ispirazione.
Questo è il caso di Barilla, la cui comunicazione è variata negli anni, ma ha mantenuto punti fermi, come la sostenibilità e il desiderio di coinvolgere.
Vi ricordate le campagne degli anni ’80 con il piccolo mugnaio e quella degli anni 2000 con l’attore Banderas e la gallina?
Immagini cartoon, ambientazioni da favola per ricordarci un mondo che sta scomparendo e che per tanti è legato all’infanzia. Oggi molte famiglie non si ritrovano più attorno ad un tavolo per la colazione e i ritmi incalzanti e le varie intollerenze, emerse soprattutto negli ultimi anni, stanno cambiando le abitudini alimentari.
Iniziative marketing per i 50 anni
Per festeggiare i 50 anni Mulino Bianco aveva creato il famoso Mulino a grandezza naturale da visitare in centro a Milano in piazza Gae Aulenti. Le persone potevano entrare e farsi un selfie da postare sui social. Dopo la comparsa a Milano la gallina Rosita scompare e si apre la ricerca su Facebook. Riappare poi con il Mulino a Parma e la folla fa nuovemente code di ore per entrare nel Mulino e farsi i selfie.

La ‘MulinoSveglia’ è stata inserita anche nei premi del concorso, che durerà fino all’8 dicembre prossimo. Si tratta di una sveglia con la forma del Mulino Bianco, che può essere vinta dopo aver accumulato ogni tipo di merenda in dispensa e aver giocato lo scontrino.
Tra le iniziative anche il calendario dei Ricordi Buoni per i 50 anni con ‘aneddoti, immagini, contenuti storici e curiosità inedite tutte da scoprire, per ripercorrere insieme i momenti più belli di questa storia. Tanti ricordi e sorprese da vivere mese dopo mese.‘

Come suggerisco spesso nelle mie consulenze di storytelling, i pubblici amano conoscere i ‘dietro le quinte’, le storie e le curiosità che sono legate ad un prodotto e a un brand. La lunga storia di Mulino Bianco offre tantissimi spunti per narrazioni coinvolgenti e affascinanti.
Le storie non sono più semplici e lineari, ma con universi narrativi nei quali ritrovarsi e riconoscersi. Sempre più frammentata sui social e sul sito, la narrazione rende i brand ‘umanizzati’ e con personalità, con una presa di posizione nei confronti dei temi più importanti e universali: la famiglia, la sostenibilità, l’amore per la natura e la vita in generale.
Limited Edition per i 50 anni
Altra iniziativa interessante per i 50 anni è la limited edition di biscotti dedicata al Piccolo Mugnaio comparsa nella grande distribuzione. Il packaging cambia colore dal crema classico all’azzurro ed è in ottica storytelling con una storia sul retro. Mi ha subito conquistata. Il claim è, come per le altre iniziative, ’50 anni di ricordi buoni’ e il QR Code ci invita ad approfondire sul sito dove viene spiegata l’iniziativa ’50 anni d’amore’.
Dal 1981 il Piccolo Mugnaio prepara come sempre dolcezze per la sua Clementina. ‘Riuscirà , questa volta a conquistarla? I consumatori sono invitati a partecipare attivamente, scrivendo il finale della storia d’amore. È stato possibile inviare il ‘Piccolo Gran finale’ fino al 29 giugno.
A tutti i partecipanti verrà spedito il ricettario dei ricordi e la storia più bella ed emozionante diventerà uno spot animato.
Sul sito è possibile anche rivivere gli spot TV del Piccolo Mugnaio degli anni ’80 e parlare con il chabot del Piccolo Mugnaio per essere guidati alla scoperta delle varie sezioni. ‘Sono il Piccolo Mugnaio Bianco😊Come posso aiutarti?’ Ogni giorno sono in palio premi esclusivi: il Fornetto Ariete “Fornetto Sfornabontà”, il Portapane Seletti “Pancestì” o la Sveglia Celly “MulinoSveglia”, creati ad hoc per festeggiare i 50 anni.
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Il Piccolo Mugnaio
Conoscete la storia del Piccolo Mugnaio? Non quella raccontata negli spot televisivi e che troviamo stampata sul packaging, ma com’è nato il personaggio. L’ho scoperto pochi giorni fa leggendo l’articolo pubblicato in ‘Fumettologica.it’ di cui vi metto il link.
L’ideatrice è Grazia Nidasio, illustratrice e autrice di personaggi già famosi. A partire dal 1981 venne contattata dall’agenzia Troost, Campbell & Edweld che curava la comunicazione del brand per creare un personaggio destinato al mondo dei bambini. Non venne subito proposto il Piccolo Mugnaio, inventore creativo, ma un po’ goffo, ma altri personaggi, come ad esempio, leggiamo nell’articolo, Luca Merenda, «un giovanotto bello e aitante, tipo James Bond».
Il brand scelse invece l’opzione di una mugnaia non particolarmente avvenente e un po’ cicciottella, di nome Clementina, e un suo spasimante che viveva e lavorava in un piccolo Mulino poco distante. Il Piccolo Mugnaio Bianco (aka “Piemmebì”) inventava merendine e le consegnava alla sua innamorata sperando di conquistarla, ma era talmente piccolo da non essere visto.
Brand lovers
Che cosa ci insegna questa narrazione? L’importanza di unire la narrazione alla vita reale, coinvolgendo i fan e i potenziali che non consumano ancora i prodotti del brand. Farsi ‘amare’ significa non solo farsi acquistare e consumare, ma entrare nella vita delle persone, nelle loro case quotidianamente e per i brand significa aver raggiunto un successo impagabile. I brandlover o lovemark hanno creato un legame con il brand, un collegamento emozionale, una relazione che va oltre il processo d’acquisto. Diventano quindi i migliori ambassador del brand sui social.
Ad oggi Mulino Bianco conta 891.927 follower su Facebook e 332 followers su Instagram e coinvolge i pubblici anche attraverso i video girati a Milano e a Parma lo scorso aprile. Crea storie, condivide ricette in continua collaborazione con i pubblici, pubblica reels in cui fa nascere attesa. A dicembre 2024 aveva pubblicato il reel per il lancio delle iniziative per il 50° compleanno, suscitando curiosità nei followers.
Negli anni Mulino Bianco è diventato un’icona e un simbolo di ‘sapori semplici di una volta’. Può essere vero o meno, in quanto nell’immaginario dei pubblici resta quest’immagine che viene esaltata anche dai gadget proposti dal brand.
Non possiamo che fare i complimenti al brand per queste iniziative di marketing coinvolgenti!