Durante un viaggio a Pordenone un caro amico, Gianni Barbon del coworking Mod-o di Cordenons, mi ha fatto conoscere una bottega d’epoca di gran fascino. Fin dal 1946 Gaspardo ha vestito tante generazioni di pordenonesi, accompagnandoli nei momenti informali e in quelli più importanti della vita. Moda maschile di alto livello e qualità dall’intimo alle camicie e alle cravatte di ogni foggia e colore.
Sotto i portici del centro il negozio conserva la porta originale del 1951 e due grandi vetrine che accolgono i clienti. Il racconto prende spunto proprio dalla ristrutturazione che Silvio, il proprietario, mi narra con dovizia di particolari. Scopro allora che i lavori sono stati seguiti proprio da Gianni che si occupava con la moglie di quest’attività e che la scelta di mantenere l’entrata originale è frutto di una cura dei particolari, del desiderio di mantenere inalterata la memoria del passato.
Il passato è una storia di famiglia che vede il giovanissimo Silvio entrare in bottega nei primi anni ’70 all’inizio dell’estate in cui era stato espulso dalla scuola media.
Non voglio vederti a spasso tutta l’estate. Da lunedì verrai in negozio a collaborare e in autunno, oltre a lavorare, ti iscriverai alla scuola serale per prendere la licenza media.
Il padre, il signor Umberto, decide d’investire sul figlio che a quell’epoca era un po’ alternativo con i capelli lunghi e le collanine e di tramandare la sua passione per la moda maschile che durava già da molti anni.
Aveva infatti iniziato a lavorare presso alcuni negozi d’abbigliamento della città tra le due guerre e dopo la liberazione aveva deciso di mettersi in proprio, aprendo l’attività nella Contrada dove si trova ancora oggi.
Silvio prosegue l’attività familiare insieme alla moglie e festeggia nel 2016 i settanta anni del negozio, traguardo a cui dedica il libro “E’ finita un’epoca- la mia vita da commerciante“.
Una personalità poliedrica, quella di Silvio, che oltre ad essere esperto di moda maschile, si avvicina dal 2007 ai cammini di lungo chilometraggio e alla scrittura tanto da pubblicare racconti, esperienze di viaggio (libri sul Cammino di Santiago) e fiabe. Un commerciante- scrittore che è riuscito a mantenere ed esaltare i valori della famiglia, arricchendoli di nuovi stimoli e interessi.
Il libro, di cui mi fa dono, non è una saga familiare, ma un viaggio nel tempo attraverso le ditte fornitrici e le storie dei loro rappresentanti, le botteghe limitrofe al Gaspardo, i negozi che ‘si trovavano in corso’, una fotografia della Pordenone degli anni ’60-’70 attraverso gli occhi e i ricordi di Silvio.
Ed ecco apparire il ritratto del sig. Viani della ditta Erredieci Cravatte di Milano che arrivava a bordo di una Ford color marrone
Che passione ci metteva il signor Viani nel proporci la merce! Certo usciva dal negozio più che soddisfatto, visto che tra una linea e l’altra comperavamo almeno venti dozzine a stagione.
oppure il signor Sinigallia dell’omonima Camiceria di Motta di Livenza che
Vestito elegantemente all’ultima moda, arrivava con la sua bellissima Porsche blu
I ritratti si susseguono e ci ritroviamo in un mondo fatto di gentilezza e di tradizioni, un mondo che non esiste quasi più se non nelle botteghe storiche che, a volte, appaiono fuori dal tempo. Come afferma Silvio nel libro si tende ad essere tutti omologati e grazie alla grande distribuzione e ai franchising a non distinguersi: tutti con le stesse vetrine, con gli stessi prodotti e con poca fantasia e creatività. A proposito di tradizioni a pagina 53 scopriamo, ad esempio, che il sig. Umberto amava
il giorno di San Sebastiano, 20 gennaio, in cui si raccoglievano le violette per regalarle alle donne del cuore e si raccomandava alla Fioreria Trentin per averle in negozio.
Di grande fascino il capitolo n. VII che è dedicato ai ricordi di bottega, quando Silvio e il padre andavano a fare le vetrine di Natale e preparare gli addobbi alla sera dopo cena, quando allestivano le vetrine con fantasia e anticonformismo e infine le frasi e ‘detti’ del padre Umberto che riecheggiano ancora nella bottega.
Noi commercianti, dopo anni di esperienza con i clienti, diventiamo un poco psicologi.
Fonte: “E’ finita un’epoca – La mia vita da commerciante” – autore Silvio Gaspardo – editore Libreria Al Segno – ottobre 2016